Trattato delle malattie dei bambini / di Niccolò Rosen de Rosenstein ... ; trasportato dal tedesco con alcune note da Giovanni Battista Palletta.

  • Rosén von Rosenstein, Nils, 1706-1773
Date:
1783
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Credit: Trattato delle malattie dei bambini / di Niccolò Rosen de Rosenstein ... ; trasportato dal tedesco con alcune note da Giovanni Battista Palletta. Source: Wellcome Collection.

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    Capo h jf^appa la più femplice e rara fatta con latte cotto e mollica di pane finamente polverizzata, aggiungendovi di tempo in tempo pochiffimo fale. Quefta nuoce folo per la quantità , quando le nutrici ingozzano con violenza i bambini. La più p(irte de’ figliuoli grandetti fon voraci , e fi riempiono trop- po, fé loro Xi dà in una volta quanto cercano. Ora per non trafcurar- li in tale fiatON,, fi dovrà aver la prima cura di ridurli ad un certo or- dine nel mangiare>^al che nuiia meglio contribuifce, che T affuefarli fin dalle poppe . £>9po la fatica di alcune fettimane fon elfi tant* oltre portati 5 che fi fv'egliano alle date ore, e chiedono la nutrizio- ne . Quando i bambini cominciano a prendere unitamente altri cibi 9 fi daranno parimente alli? ore ftabillte, e glufta il configlio di (^aran- d^o , non fi porgerà loro le poppe avanti, nè dopo Smangiare, fenoli flavi almeno un’ora d’intervallo , acciò quelli cibi fieno già in gran parte digeriti. Dopo lo slattamento fi lafceranno mangiare fpeiTo i fanciulli ; ma nei tempi intermedi conv ien effere ineforablle. Ogni due ore pofTon’ efll moderatamente cibarli , ciò che meno gli nuocerà di quello fe più di rado 5 e con divorante fame mangiallèro, o anche prendelTero mol- te piccolo porzioni ad intervalli più brevi. Efli debbono fare un pran- zo , che gli fazj : toftocchè 1’ hanno digerito, hanno nuovamente fa- ma, ed allora fe gli dà il fecondo, che dee pur elfere competente, e fi profiegue così. Queft’ordine procura una digeftione regolare , ed i fan- ciulli non fi fopraccaricano ; anzi quanto più elfi crefcono , fi polTono allungare gl’intervalli, fenza che effi fe ne dolgano. Se all’oppollo troppo rovente mangiano anche delle più piccole porzioni, mefcolanfi nel loro llomaco ì fcmicotti cibi coi nuovi, e naicono delle crudità accompagnate da bulimia. Se poi fanno dei gran pranzi ma rari, col c.aricare io ftomaco indebolifcono le forze digeftive , e ne fiegue io fieffo effetto. Un fanciullo che fia fiato trafcurato a fegiio d’ aver la bulimia , può riguardarli come perduto ; ma 1’ ordine e la confuetudi- ne può prefervarnelo. I figliuoli più adulti e forniti dì qualche intendimento amanod’ef- fere commenfalì dei grandi , e. fopportano bene le vivande , purché abbiano una congrua alternativa neì cibi, e libertà di moverfi . I ge- nitori puliti non dovranno mai permettere che i domeftici maftichino j cibi ai fanciulli, nè che le fudicie vecchie grinfozzìno colla bava, o gl’