Descrizione del contagio che da Napoli si comunicò a Roma nell'anno 1656 e de' saggi provvedimenti ordinati allora da Alessandro VII. Estratta dalla vita del medesimo pontefice che conservasi manuscritta nella Biblioteca Albani / Opera inedita.

  • Pallavicino, Sforza, 1607-1667
Date:
1839
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Credit: Descrizione del contagio che da Napoli si comunicò a Roma nell'anno 1656 e de' saggi provvedimenti ordinati allora da Alessandro VII. Estratta dalla vita del medesimo pontefice che conservasi manuscritta nella Biblioteca Albani / Opera inedita. Source: Wellcome Collection.

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    di S. Giovanni il cadavero di quel pescia¬ iuolo napoletano, il quale , secondo la nar¬ razione de’ serventi, vi era morto con rei segnali, negò che vi fossero , e condannò per delirio di timidità la fedel testimonianza delia lingua e degli occhi altrui. Ciò fu cagione che si ommettessero quelle diligen¬ ze nell’ albergo , e nel contorno ove il de¬ funto avea abitato, per le quali sarebbesi oppressa , nata appena e quasi in culla , la pestilenza. Dipoi quand’ella cominciò a di¬ latarsi, e così a discoprirsi,! claustri messi alla region di Trastevere per confinar quivi l’incendio, non vennero a tempo di rinser¬ rarvi ogni favilla, una delle quali n’ era già sbalzata fuori : mentre ,essendo infermata di quel malore 1’ ostessa del pesciaiulo ( la quale insieme con tutta la sua famiglia perì $ assai tosto ) aveala visitata, e trattata in quel tempo una povera sua parente, che teneva casa nel cuor di Roma. Nò tutti i bandi rigorosi, i quali ordinarono sotto pena capitale, che ciascuno il quale fosse stato in quel luogo sospetto da certo numero di giorni si presentasse al magistrato, la mos¬ sero ad ubbidire, nulla credendo il pericolo