Descrizione di una pelvi obbliqua-ovale di Naegele con lussazione congenita iliaca dei due femori : e considerazioni intorno alle cause e al modo di prodursi delle deformità che vi sono : memoria / del Prof. Giambattista Fabbri.

  • Fabbri, G. B. (Giovanni Battista), 1806-1874.
Date:
1861
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Credit: Descrizione di una pelvi obbliqua-ovale di Naegele con lussazione congenita iliaca dei due femori : e considerazioni intorno alle cause e al modo di prodursi delle deformità che vi sono : memoria / del Prof. Giambattista Fabbri. Source: Wellcome Collection.

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    lontananza, doveva risentirsi meno della pressione del capo del femore spostato. Si sarebbe tentati a dire che 1’ effetto esiste, e che la cagione voluta dal Sedillot quasi non esi- ste. Ma v5 è di più. L’ ileo s’ è trovato posto verticalmen- te e appianato ( come ne’ casi di antichissime o congenite lussazioni del femore ) in alcuni casi dove la detta lussa- zione non esisteva per conto alcuno. L’ Hubert, in una sua memoria che dovrò citare anche in appresso (1) , ha rappresentato il catino di una donna divenuta zoppa nella sua fanciullezza per colpa di malattia dell’ anca. Qui il capo è tuttavia contenuto nell’ acetabolo, e 1’ ileo corri- spondente è deforme nel modo che si viene dicendo. E questo non è 1’ unico fatto che può citarsi. Ne’ Musei Anatomico-patologici sono frequenti i catini così deforma- ti , i quali appartengono a scheletri rachitici affetti da scoliosi dorso-lombare. Anche il Paletta ne riporta una figu- ra che è la XII delle sue Exercìtationes pathologicae stam- pate in Milano nel 1820. Fatte le quali considerazioni, io vorrei conchiudere che anche la teoria meccanica del Sedillot non soddisfa piena- mente, e che è necessario che la presente quistione sia studiata di nuovo e con maggiore accuratezza. Ora, siccome non posso negare di averne fatto materia de’ miei pensieri , per quanto non abbia lusinga di essere pervenuto alla soluzione che si desidera, non so trattener- mi dal palesarvi il discorso che segue. L’ileo nello scheletro umano ha una postura normale, nè troppo aperta nè troppo chiusa, ma che si direbbe tenere il mezzo tra questi due estremi. Quando questa di- sposizione naturale si altera, noi veggiamo che egli, ora (per così dire) tende a chiudersi verso l’addome; ora invece si apre maggiormente. Onde le fosse iliache inter- ne talvolta si guardano scambievolmente ; tal’ altra poi guardano direttamente all’ innanzi. Di queste mutazioni co- sì diverse si hanno esempi luminosissimi negli scheletri (1) Mém. de P Acad. R. de Méd. de Belgique. T. IV.